Febbraio Cavolo verza - La Stanza del Sale Carpiano

Title
Vai ai contenuti




Una vita sana è una vita semplice: è cibarsi di cibi naturali, è muoversi,
è godere delle piccole cose, è essere gentili, grati di essere vivi,
di esistere, è essere coscienti di respirare, è voler bene al mondo, è amarsi,
è apprezzare l'amore che ci è concesso.




Quest'anno in cui la nostra situazione generale è stata molto particolare e del tutto anomala, visto il periodo di pandemia che stiamo vivendo a casua del COVID-19, devo dire di aver vissuto anche situazioni molto belle e positive, e di aver avuto la fortuna di incontrare sulla mia strada persone davvero speciali.
Prendendo spunto dall'argomento di oggi riguardo la scelta di una verdura di stagione, ringrazio la vita per avermi dato la possibilità di conoscere persone che hanno dedicato la lora vita a coltivare in maniera attenta e quindi di acquistare prodotti direttamente dall'agricoltore, prodotti curati, seguiti in modo del tutto naturale dalla semina al raccolto, con amore.


Febbraio e il Cavolo Verza!
La verza è un cavolo che ha molte proprietà benefiche per la nostra salute; ricco di minerali e vitamine, ha un basso apporto calorico e vanta un buon contenuto di potenti antiossidianti.
Conosciuto fin dall'antichità per le sue caratteristiche e le sue proprietà è oggi protagonista di molte famose ricette nella nostra penisola!
Nome scientifico:
Brassica oleracea var. sabauda L.

Famiglia:
Cruciferae - Brassicaceae

Caratteristiche:
  • Ricco in vitamine
  • Ricco di minerali
  • Contiene antiossidanti
Proprietà nutrizionali per porzione (100g):
  • Energia (kcal): 27
  • Grassi g 0.1
  • Carboidrati g 6.1
  • Proteine g 2
  • Fibre g 3.1
  • Zuccheri g 2.27
  • Acqua g 91
  • Ceneri g 0.8
Il cavolo verza è una pianta di origine antichissima.
La verza era già conosciuta nell’antichità dove grazie alle sue proprietà veniva utilizzata come erba medicinale: la famiglia delle barassicacee o crucifere (le colonne portanti dell'orto che comprendono oltre 3500 specie), godette di una fama straordinaria non solo come alimento adatto a tutte le stagioni, crudo o cotto, ma anche come rimedio a una molteplicità di affezioni (compresa impotenza e ubriachezza).
I Romani lo utilizzavano per curare le più svariate malattie e lo mangiavano crudo, prima dei banchetti, per aiutare l'organismo ad assorbire meglio l'alcool e per potersi abbuffare più facilmente.
Catone il censore fu un grande consumatore ed estimatore del cavolo, considerandolo il segno più tangibile della bontà dei rimedi naturali della tradizione romana, da opporre alle pericolose manipolazioni della medicina greca.
Come tutti i cavoli, grazie alle sue  proprietà nutritive e alla lunga resistenza al deperimento, rappresentò per secoli (insieme alle cipolle) uno dei cibi fondamentali da tenere in nave per sopperire alle inevitabili carenze nutrizionali cui andavano incontro gli equipaggi impegnati in lunghe traversate.


Curiosità
Ancora pochi decenni fa nell'immaginario dei contadini l'ortaggio aveva anche una valenza simbolica particolare. Le foglie centrali del cavolo venivano assimilate al sesso femminile mentre il fusto (caulis in latino) rappresentava il membro maschile. Da qui la credenza che i bambini nascessero sotto i cavoli.
Oltre alle trasparenti allusioni accennate, si aggiunga che alle contadine che estraggono  con le due mani con gesto roteante la "testa" da terra e tagliano la radice (il "cordone ombelicale")  viene popolarmente dato il nome di "levatrici".


In questo video che vi propongo viene sottolineata l'importanza di scegliere bene il cibo che portiamo a tavola e l'importanza da attribuire alla stagionalità di Frutta e Verdura.
In questo video parla Elena Alquati, presidente dell'Associazione l'ordine dell'Universo.
<< Guarda il video

Elena spiega l'importanza l'importanza di scegliere bene i cibi che mangiamo e come modificare il nostro modo d'intendere la nutrizione.
Insieme al Dott. Franco Berrino e a Chef Francesco hanno creato un corso molto bello che ho seguito con sincero interesse.

Appartenente alla famiglia delle Crucifere, il nome scientifico della verza è “Brassica Oleracea varietà Sabauda”, in quanto questo cavolo dalle foglie grinzose, croccanti e di grandi dimensioni, dal verde intenso e brillante, in Italia è coltivata principalmente in Piemonte.
Tutte le varietà derivano da una specie selvatica originaria delle regioni costiere del Mediterraneo e dell'Atlantico ed è coltivata soprattutto nelle regioni centro-settentrionali d’Italia, appunto particolarmente diffusa nel Piemontese, ma la sua coltura si estende da Nord a Sud sia in coltivazioni familiari che estensive. La pianta spontanea originale, ha dato origine a moltissime varietà tutte più o meno intensamente coltivate secondo le preferenze regionali.
Viene raccolta prima della fioritura, da ottobre a maggio.
E dal Piemonte provengono alcune delle più famose varietà come il S. Giovanni e Agostano di Asti, S. Martino di Asti tardivo, il Montalto Dora (al quale da più di venti anni è dedicata una festa alla fine di Novembre e dal 2003 è nel Paniere dei Prodotti Tipici del torinese) e la verza di Settimo Torinese. Non vanno però dimenticate cultivar importanti come il Violaceo di Verona (tardivo), il Monarch e il Cavolo di Milano, al quale la verza deve il suo nome francese di Chou de Milan, e che è l’ingrediente fondamentale per la nostra famosa “casseoula”.

Si adatta bene a tutti i tipi di terreno, purché siano profondi, ben aerati e freschi, ben dotati di sostanza organica e con pH intorno alla neutralità.
Si tratta di una pianta con radice fittonante non molto profonda, fusto eretto di lunghezza raramente superiore ai 30 centimetri.
La parte commestibile è costituita da una rosetta di foglie che si presentano grandi, bollose o gibbose lungo i bordi, le esterne rivolte all’infuori e le interne raccolte a palla (meno strettamente embricate di quelle del cavolo cappuccio), raccolte formando un grosso cappuccio globoso, serrato, abbastanza consistente. La palla, verde o rosso-violacea, non è molto compatta. Le nervature sono numerose e sottili; quella centrale è molto pronunciata e di colore bianco.
Il peso varia da 1 a 2 Kg. Il sapore è intenso e caratteristico e le foglie sono croccanti.
Il cavolo verza può essere classificato in base al momento di raccolta: ne esistono di precoci, estivi e tardivi, anche se, dal punto di vista dietetico, come la maggior parte delle Brassica oleracea L. (soprattutto i cavoletti di Bruxelles), costituiscono un ortaggio dal consumo tipicamente invernale.
La sua resistenza al freddo rappresenta una caratteristica fortemente "auspicabile" poiché, in presenza di basse temperature, la maggior parte delle verdure e dei frutti (apportatori di vitamina C) "dovrebbero" scarseggiare o addirittura scomparire (eccezion fatta per le patate che, dal canto loro, necessitano la cottura prolungata con abbattimento della vit. C in esse contenuta). Benché preferisca climi temperato-freddi ed umidi, tollera infatti molto bene il freddo dimostrando di avere un'ottima resistenza al gelo: resiste a temperature di -10°C e si può quindi conservare in campo durante l’inverno.
Le prime gelate conferiscono altresì caratteristiche qualitative migliori, molto spesso quelle che hanno subito la prima gelata si presntano migliori e più tenere.
In virtù della loro resistenza al freddo, come per i cavoletti di Bruxelles e il cavolo cappuccio, il cavolo verza tardivo ha svolto una funzione dietetica determinante per tutte le popolazioni del nord o colonizzanti i territori continentali. Il cavolo verza tardivo assieme al cavolo cappuccio, come gli agrumi per le etnie del bacino del Mediterraneo, costituiscono un'ottima fonte vitamina C e di retinolo equivalenti per buona parte della stagione rigida (durante la quale non sarebbe possibile reperire altre verdure invece disponibili nella stagione temperata).

Di seguito trovate le nostre Perle Alimentari scritte da Dietista Patrizia Brienza con cui continuiamo a collaborare (anche in questo periodo diffcile) con vero piacere, nella speranza di tornare presto in presenza.
Le Perle Alimentari
La Verza è composta per il 90% da acqua. Al suo interno ritroviamo minerali come il calcio, il sodio, il fosforo, il potassio, il magnesio, il rame, il manganese, il ferro, il selenio e lo zinco. Per quanto riguarda le vitamine, la verza oltre ad avere un buon quantitativo di vitamina A contiene anche vitamine del gruppo B, la vitamina C, la vitamina E e la vitamina K. Infine ha un buon contenuto di potenti antiossidanti.

La verza infatti è
  • Un ottimo ricostituente grazie al suo contenuto in sali minerali, mentre la vit.C svolge una azione antiulcera;
  • Un ottimo antiossidante in grado di rafforzare le difese immunitarie dell’organismo e proteggere l’organismo dall’attacco di radicali liberi;
  • Un buon antitumorale, infatti recenti studi hanno dimostrato che nella verza si trova la “sinigrina” un glucosilonato che svolge un ruolo protettivo nella prevenzione dei tumori alla vescica, alla prostata e al colon;
  • Un ottimo ipotensivo grazie al suo contenuto in vit.K che svolge un ruolo protettivo dall’ipertensione e dall’aterosclerosi;
  • Un’alleata della vista grazie al suo contenuto in beta-carotene. È utile nella prevenzione della cataratta e della degenerazione maculare;
  • Un’alleata per la pelle grazie al suo contenuto in vit.C che favorisce la produzione di collagene;
  • Un’amica della digestione grazie al buon contenuto di fibra alimentare che aumenta la motilità intestinale e favorisce il processo digestivo, svolgendo così una azione preventiva sulla stitichezza.
  • La verza è un ortaggio con un basso apporto calorico: 100g apportano solamente 27kcal, quindi è adatta anche nei regimi ipocalorici.
  • In cucina può essere utilizzata per diverse preparazioni culinarie.
>>Consiglio:
Durante la cottura, a causa dell’elevato contenuto di zolfo, rilascia un odore non proprio gradevole. Per evitare che si formi tale odore è necessario aggiungere all’acqua di cottura dell’aceto o del succo di limone.
Infine con il decotto delle foglie di verza si ottengono delle maschere di bellezza che rendono la pelle più liscia e vellutata. Lo zolfo contenuto è un alleato delle pelli grasse e aiuta contro l’infiammazione dei brufoli.
(segui i post di Dietista Patrizia Prienza su Facebook o su instagram #dietistapatriziabrienza)

Concludiamo il discorso sulla Verza con questo piccolo consiglio su come sceglierla e qualche chicca su come utilizzare questo fantastico orataggio oltre al nostro amato utilizzo come cibo in tavola:
Attenzione: Al momento dell’acquisto della verza bisogna fare attenzione al cespo, che deve essere sodo, e alle foglie, che devono essere integre, consistenti, di colore verde vivo, dato che quest’ortaggio è spesso soggetto a marciumi causati da funghi e parassiti.
Come per tutte le varietà di cavolo deve essere pesante e con le foglie ben chiuse.

La Verza in cucina!
Questo robusto ortaggio, nelle sue diverse varietà, ha costituito per secoli un caposaldo alimentare, può essere mangiata sia cruda che cotta, immancabile materia prima di zuppe e minestre, da solo o accompagnato da altri ingredienti come la carne di maiale nella casseula lombarda e di preparazioni tipiche come i Pizzoccheri valtellinesi.
Può anche essere scorta alimentare conservata per fermentazione controllata, i crauti, anch'essi a volte compagni di salsicce e altri tagli di maiale.
Un’altra pietanza molto diffusa sono gli involtini di verza, con i quali si riesce a far mangiare questo ortaggio anche ai più piccoli.
Tipo di cottura da preferire: cotta brevemente a vapore, stufata dolcemente in poco olio, o meglio ancora, tagliata fine e mangiata cruda in insalata è digeribilissima, un aiuto prezioso per lo stomaco e l’intestino.
Per valorizzare a pieno il sapore e le caratteristiche nutritive e terapeutiche della verza è consigliato mangiarla cruda (magari acquistata dal vostro ortolano di fiducia), dopo averla tagliata e condita con olio extravergine di oliva e un pizzico di sale, una spruzzatina di semi di cumino ne ottimizza la digeribilità e l’aroma.
Personalmente mi piace gustarla particolarmente sotto forma di polpetta o stufata brevemente con un pò di olio e aceto, in quest'ultimo modo diventa simile al crauto ma senza aver subito il processo di fermentazione. La trovo gustosissima e leggera! Devo dire che questi due modi sono graditi anche alla piccola di casa!


Come abbiamo anticpiato le proprietà di questo alimento sono molteplici e possiamo ottenere grossi vantaggi anche per alcune semplici cure di cui potremmo aver bisogno.
Proprietà della Verza: come utilizzarla al meglio

Curiosità

Il sulforafano, antiossidante presente nella verza, è stato a lungo studiato per le sue potenti capacità antitumorali in quanto è in grado di inibire la crescita delle cellule cancerose, contrastandone la riproduzione e potenziando l’attività di alcuni geni che hanno il compito di individuare e riparare il DNA danneggiato.
Uno studio condotto presso l’Università britannica di Warwick, ha rilevato che esso attiva una proteina (la Nrf2) in grado di proteggere le arterie dalla formazione di placche. Grazie a questa proprietà, il cavolo verza risulta importante nella dieta di persone affette da diabete in quanto contribuisce alla riparazione di danni all’apparato cardiovascolare conseguenti all’iperglicemia.
Il decotto di foglie di cavolo verza viene tradizionalmente considerato utile in caso di bronchiti ed asma nonché malattie dell’apparato gastro-digerente, mentre l’acqua di cottura, ricca di zolfo, viene utilizzata per curare eczemi (dermatite) e infiammazioni e per detergere la pelle.

Dal momento che è un alimento utile nella prevenzione della degenerazione delle articolazioni, sia per le cure di artriti, che per le artrosi, può essere molto utile ottenere una centrifuga del succo fresco di verza. Un paio di bicchieri di questo succo, integrato con quello di carota, possono essere utili per lenire il dolore di articolazioni dolenti.

Il β-carotene (provitamina A o retinolo equivalente) del cavolo cappuccio e del cavolo verza è concentrato in maggior misura nelle foglie esterne, quelle generalmente eliminate per questioni igieniche. Più in profondità vengono effettuate le rilevazioni e minore risulta la concentrazione di queste molecole.
La verza è controindicata a chi ha problemi di ipotiroidismo o sia affetto dalla sindrome del colon irritabile.
Maschera viso con cavolo verza

Funzione

Dermopurificante.

Questa maschera va utilizzata una volta alla settimana, la verza ha la capacità di assorbire le impurità della pelle, soprattutto il sebo in eccesso,  ripristinando la circolazione del sangue sulla stessa.
Cosa serve:
  • 1 foglia grande di verza
  • latte intero q.b.

1. Prima di tutto, lavate la foglia di verza e asciugatela delicatamente; prendete un batuffolo di cotone inzuppato con del  latte intero q.b, pulite il  viso con accuratezza, sciacquate con acqua tiepida e asciugate.
2. Prendete la foglia di verza e schiacciatela senza romperla aiutandovi con un mattarello, in maniera che il succo arrivi in superficie.
3. Applicate direttamente la foglia di verza sul viso oppure utilizzate una garza dove avrete messo il succo raccolto, lasciando scoperti gli occhi, la bocca e le narici, distendetevi e lasciate in posa per 30 minuti.
Trascorso questo tempo, rimuovete la foglia (o la garza) dal viso e sciacquate: noterete che la verza avrà cambiato aspetto, oltre ad aver catturato le impurità della pelle avrà odore non molto buono.
Delle ottime maschera per il viso si possono ottenere utilizzando L'Amla (tradiozionale cosmetico ayurvedico), l'argilla bianca (per tutti i tipi di pelle anche delicate) o l'argilla verde, purificante, creando una "pappetta" con acqua o meglio ancora, soprattutto in caso di pelle grassa da riequilibrare, usando il prezioso olio di vinaccioli di cui vi lascio il link qui sotto.

>>> Abbiamo concluso questo viaggio nel mondo della Verza che spero vi sia piaciuto leggere. Colgo occasione per ringraziare coloro che quest'anno mi hanno fornito per tutto l'inverno della Verza buonissima, biologica e raccolta con amore e non solo... e per lasciarvi una nostra ricetta ad inaugurazione della nuova sezione!



<<Guarda il video sul nostro canale YouTube

Grazie per la tua lettura.
A presto
Scilla
Data 10.02.2021
Per la lista degli articoli clicca qui
<< Torna all'inizio
>>Articolo successivo
Ecco alcuni articoli scelti per voi
AMLA
Antiossidante, anche pelli sensibili
Marca: Tea Natura
5.00 €
OLIO di VINACCIOLI
Emolliente, idratante e leggero
Formato: 110 ml
Marca: Officina Naturae
9.10 €
ARGILLA VERDE
Purificante e cicatrizzante
Marca: La Saponaria
2.50 €
ARGILLA BIANCA
Lenitiva e decongestionante
Marca: La Saponaria
2.50 €
Vuoi restare sempre aggiornato sulle novità e ricevere promozioni dedicate?
Seguici su
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
 La Stanza del Sale Carpiano - DOVE SIAMO: Via Liguria 1, 20080 Carpiano (MI) - CONTATTI: Scrivici a info@lastanzadelsalecarpiano.it oppure chiamaci al 339.7743721
Vuoi essere ricontatto?
Torna ai contenuti